Cinema Arlecchino: Posto file E troppo basso se ci son sottotitoli e su ha qualcuno medio davanti
Prima fila già meglio
10 min prima entrano attendisti, quindi arrivare almeno 15 min prima
L’originale del film era molto restaurato, seppia. Quasi bn
Copie perse
L’effetto era ottenuto solo in fase di stamp fatta con una macchina particolare. Nei decenni, dal negativo, si ottengono copie diverse x
Arrivato il digitale si poteva provare a rifare l’originale nel momento in cui la mdp atterra sui binari sul ti Ale del film. Si poteva togliere in digitale ma abbiamo deciso di tenerlo.
Capolavoro della maturità di Ettore Scola, forse la più grande interpretazione della Loren, spogliata di ogni carisma divistico e assecondata magistralmente da un Mastroianni in stato di grazia. Durante la visita di Hitler a Roma, in un condominio una casalinga rimane da sola: farà amicizia col vicino, omosessuale in attesa di partire per il confino. Il regista e il direttore della fotografia Pasqualino De Santis, per rievocare l’atmosfera di un passato plumbeo, attuano un’operazione di grande radicalità e sperimentazione visiva. Scrive Scola: “Già in partenza tutto quello che riguardava l’ambientazione e tutti i capi di vestiario erano stati decolorati. Poi girammo con un filtro speciale, e quindi decolorammo ancora in stampa. E questo non fu soltanto per fare assomigliare maggiormente la fotografia ai pezzi di documentario con cui avevo aperto il film, ma perché i ricordi miei, della casa in cui abitavo a Piazza Vittorio a quell’epoca, sono in quella tonalità. Il colore della Roma di quei tempi nel mio ricordo è un non colore neanche tanto grigio ma un po’ chiuso, un po’ spesso, come quello di una nebbia dentro le stanze, che poi al film è servito come lieve simbolo – anche se io i simbolismi li amo poco – di chiusura, di prigione; anche lì di esclusione”. La Technicolor mise a punto un sistema di stampa – ENR – che permetteva di desaturare i colori per ottenere il tono fotografico voluto da Ettore Scola e De Santis. Il procedimento è ormai irriproducibile in pellicola ed è stato possibile ricrearlo solo grazie al digitale. Le lavorazioni a cura del CSC – Cineteca Nazionale sono state effettuate presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata con la supervisione di Luciano Tovoli e dello stesso Ettore Scola. Leone d’oro per il miglior film restaurato a Venezia Classici 2014.
Sog., Scen.: Ettore Scola, Ruggero Maccari. F.: Pasqualino De Santis. M.: Raimondo Crociani. Scgf.: Luciano Ricceri. Mus.: Armando Trovaioli. Int.: Sophia Loren (Antonietta Tiberi), Marcello Mastroianni (Gabriele), John Vernon (Emanuele), Françoise Berd (portinaia), Nicole Magny (figlia del cavaliere), Patrizia Basco (Romana), Tiziano De Persio (Arnaldo), Maurizio Di Paolantonio (Fabio), Antonio Garibaldi (Littorio), Vittorio Guerrieri (Umberto). Prod.: Carlo Conti per Compagnia Cinematografica Champion, Canafox Films. D.: 106’. Col.
Titolo Internazionale
A Special Day
Regia: Ettore Scola
Anno: 1977
Paese: Italia
Durata: 106'
Versione del film
Versione italiana con sottotitoli inglesi
Audio
Sonoro
Edizione
2022
cose fatte piatto kebab davanti all'Arlecchino consente di mangiare proteine e verdure senza c...
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