mostra ad Arles 2022, all'Espace Van Gogh da titolo PROFESSIONAL PHOTOGRAPHER (1932–1945).
Donna con molte esperienze. Inizialmente è una modella, poi passa dall'altra parte dell'obiettivo per fare foto di moda e ritratti. infine chiede di andare a seguito delle truppe americane in guerra (parigi, londra…).
La mostra si concentra sulle attività della Miller dai tempi del suo studio a New York (1932-1934), all'attività di fotografa di moda e pubblicità (1932-1945) e come corrispondente di guerra, con i reportage da Dachau e Buchenwald che saranno pubblicati da Vogue (1942-1945).
sono interessanti. Questa è Colette, già anziana, mentre lavora.
Molte riviste in mostra con le foto di Lee Miller. Questa è Vogue (Maggio, 1944).
Il mondo del background dei servizi fotografici nella moda, è esposto su un interessante articolo (recuperare?) di Picture Post dell'Ottobre 1940
Alla fine del 1942, Lee Miller, su sua richiesta, diventa una corrispondente di guerra, embedded all'esercito americano, per la versione inglese di Vogue. Segue quindi le truppe alleate, documentando la vita giornaliera e quello che vedeva dell'Europa distrutta dall'avanzata nazista. Sarà in un ospedale da campo in Normandia, per le strade della Germania. Scriverà anche i testi degli articoli che accompagnano le foto. Sarà infine anche nei campi di concentramendo liberati di Dachau e Buchenwald nel 1945.
Pubblica due libri (recuperare?): Grim Glory: Pictures of Britain under fire (1941) e Wrens in Camera (1945) sul contributo alla vittoria della guerra delle donne della marina militare britannica. Lee Miller non è stata l'unica donna corrispondente di guerra. Questo articolo (apparso in un unknown newspaper il 23 ottobre del 1943 ne presenta alcune).
Un reportage da St. Malo è su vogue UK del 15 ottobre 1944.
Altra copertine di Vogue
Due foto scattate dalla Miller durante il periodo della guerra.
Lee Miller è riuscita anche a entrare in casa di Hitler e farsi il bagno nella sua vasca…
Les Rencontres ha anche presentato in anteprima un documentario di Arte che andrà in onda, in Francia, nell'estate del 2022. Da recuperare. Si tratta di Lee Miller - Mannequin et photographe de guerre di Teresa Griffiths, 59 min., 2020. Prodotto, tra gli altri, da BBC, ZDF, ARTE. Il documentario è stato presentato in francese senza sottotitoli e il nome della fotografa è francesizzato in "millèèèèr". Non è solo questione di cadenza francese del nome inglese ma una pronuncia volutamente e palesemente sbagliata. Comunque molto belle le immagini e la storia narrata.
The show focuses on one of the most intense and productive periods in the life of American photographer Lee Miller (1907–1977). Between 1932 and 1945, she was a portraitist, head of her own studio in New York (1932– 1934), a fashion and advertising photographer for perfume and cosmetic brands (1932–1945) and a war photographer (1942–1945) whose images of Dachau and Buchenwald are especially well known. Miller effortlessly moved between milieus and was concerned with the exchange value of her work. The exhibition explores her vibrant career and fleshes out the portrait of a woman often remembered only for her collaboration with American artist Man Ray and her close ties with the Surrealists in the 1920s.
EXHIBITION CURATOR: GAËLLE MOREL. WITH THE COLLABORATION OF THE LEE MILLER ARCHIVES.
Born 1907 in Poughkeepsie, United States. Died 1977 in Farleys House, Muddles Green, United Kingdom.
Lee Miller began her photographic career as a top fashion model for American Vogue and Vanity Fair. In 1929, she became the lover and collaborator of Man Ray in Paris, and within a year ran her own Paris studio, in Montparnasse. In October 1932, she returned to America and set up Lee Miller Studios Inc. in Manhattan, New York, which despite the Depression managed to operate at a small profit in its first year of trading. She closed the studio in mid 1934 to live in Egypt with her husband Aziz Eloui Bey. Her surrealist images from this period are among her most famous, which along with her extraordinary Second World War fashion and combat photographs have earned her a key place in the history of art.
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Solita foto dal Teatro Antico con la proiezione dell'edizione 2022 dei Rencontres d'Arles Mo...
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