I ragazzi di Fengkuei

una scena del film I ragazzi di Fengkuei

Appunti di cose notevoli che ho trovato nel film

il regista

Hou Hsiao-hsienHou Hsiao-hsien
Nato nella Cina continentale nel 1947. Si trasferisce quasi subito a Taiwan.

Gioca spesso tra passato e presente, tra memoria individuale e memoria collettiva.

Viene notato all'estero con [[I rag...

la storia

Molti critici hanno visto delle assonanze con la storia di TaiwanTaiwan
in molti leggono tra le righe di [[I ragazzi di Fengkuei]] e lo collegano alla storia della giovane Taiwan.

Taiwan fa ufficialmente parte della Cina e non è ufficialmente riconosciuto come stato a...
.

sinossi

Novelli vitelloni taiwanesi, i quattro ragazzi protagonisti bighellonano nel villaggio di pescatori dove sono cresciuti senza alcuno scopo: scherzano fra loro, entrano al cinema senza pagare sperando di vedere film porno (e invece si trovano davanti Rocco e i suoi fratelli di Visconti, 1959, doppiato in inglese e sottotitolato), abbordano goffamente le ragazze e, soprattutto, finiscono in drammatiche risse di strada. Al termine dell’ennesimo scontro, i giovani si trasferiscono a Kaoshing (anche detta Kaohsiung), senza avere la minima idea di cosa li attenda. da Mediacritica

Kaohsiung è la seconda città di Taiwan dopo Taipei, con 3 milioni di abitanti. Forte presenza di manifattura e industrie e principale porto dell'isola

la regia

long take

Prima cosa che salta all'occhio sono le riprese lunghe, con scarso ricorso al montaggio. Si tratta di piani ampi e "osservano" la vicenda.

stile

Assayas:

stile intuitivo, potente, contemplativo. Distante da qualsiasi tentativo di seduzione per puntare solo ed esclusivamente all'essenziale

ellissi narrative e no voice over

non c'è voce fuori campo, non ci sono spiegoni, non ci sono scene di raccordo. la narrazione procede in modo ellittico sulle questioni importanti da evidenziare.

Esempi:

  • a un certo punto, li vediamo lavorare e capiamo quello che c'è da capire (1.13')

citazioni

  • Vitelloni nella scena del ballo davanti alla "cugina". 21'

musica

il film si articola con inserti musicali occidentali. molte Quattro Stagioni di Vivaldi e anche un Bach (suite n.3 in Re maggiore).

"Hou Hsiao-hsien utilizza la musica classica di Vivaldi, inverno, per accentuare il contrato tra la vita interiore e la realtà contingente, seocndo un modello importanto dalla Nouvelle Vague e dal primo Pasolini".

Scansione:

  • film inizia con Autunno
  • i giochi fra ragazzi a Feng Kuei sono con Inverno
  • Quando partono verso Kaohsiung c'è sempre inverno
  • il ricordo di Ching e il padre è con primavera
  • c'è inverno quando Ching gira con la ragazza
  • c'è invece Bach quando lui è solo e nel finale.

genitori assenti

  • evidente il richiamo al punto dal padre del protagonista (Ah-ching; Ching-tsu) con il "buco in testa" causato da una palla da baseball
  • ma anche gli altri genitori sono assenti, dispotici, incapaci di ascoltare (la madre che tira la mannaia verso il figlio…)

universalità

il tema della crescita è uguale in tutto il mondo. I ragazzi hanno finito gli studi e aspettano il servizio militare. Che fare? lavorare? donne? crogiolarsi nell'ozio?

scena finale

Ah-Ching è distrutto dalla partenza della ragazza della quale era innamorato. Ha sguardo perso nel vuoto. Poi, stimolato dai suoi compagni, si attiva e si ributta nella vita. I suoi strilli e il suo salire sullo sgabello comunque si perdono nella confusione e negli assembramenti della grande città.

scene da vedere

camera distante

  • 0.20' ballo con la quinta davanti alla cugina
  • 0.32' arrivo in città… li segue dall'altra parte della strada
  • 0.36' camera distante (arrivo in dormitorio)
  • 0.13' scena di azione a camera fissa

narrazione ellittica

  • 1.11' narrazione elittica: loro lavorano di botto (senza ricerca, colloquio o altro); lui martella collega; scena dopo ci si è messo insieme
  • 1.30' narrazione elittica: lui deve andare a lavorare ma poi è con la tipa

  • a seguire… finale è importante

I ragazzi di Feng Kuei (Fēngguì lái de rén, The Boys from Fengkuei). Taiwan, 1983, 101' di Hou Hsiao-hsien, scritto da Chu Tien-wen dept: cinema